L’Italia scommette nelle ferrovie brasiliane

I rappresentanti di 13 aziende italiane del settore ferroviario e della mobilità sostenibile hanno partecipato a un incontro d’affari a San Paolo per esplorare le “grandi opportunità” offerte dal Brasile, dove il governo prevede investimenti per aumentare dal 20 al 40% la quota di trasporto merci su rotaie entro il 2035. La missione nasce nell’ambito del programma di diplomazia della crescita promosso dal vice premier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani.

“Il bilancio è molto positivo, superiore anche alle più ottimistiche previsioni”, ha detto all’ANSA il vicedirettore centrale per l’internazionalizzazione economica della Farnesina, Carlo Romeo, parte di una delegazione composta anche da rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di Cassa depositi e prestiti e delle agenzie italiane di sviluppo ICE, Sace e Simest.

“Le aziende stanno riscontrando un grande interesse e hanno potuto conoscere le opportunità del Brasile, che sono grandi perché è un Paese che ha bisogno di modernizzare il sistema”, ha aggiunto il diplomatico a margine di un incontro presso la Federazione delle Industrie dello Stato di San Paolo (Fiesp). Uno dei progetti nel mirino delle imprese italiane è il treno ad alta velocità tra San Paolo e Rio de Janeiro, vecchio sogno del Brasile. “Di certo attira la nostra attenzione, ma bisogna capire meglio la fattibilità”, ha detto l’Amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Carlo Palasciano, all’ANSA. “Abbiamo osservato un forte interesse da parte delle autorità brasiliane per i treni come soluzione sostenibile per i trasporti”, ha sottolineato.

A margine dell’evento il console generale italiano a San Paolo, Domenico Fornara, ha evidenziato la complementarità delle economie dei due Paesi, soprattutto nel campo della mobilità sostenibile. “L’Italia ha eccellenza ed esperienza nel settore, il che può essere molto positivo per il partenariato bilaterale”, ha affermato.

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