Low cost, Governo accetta indirizzo per salvaguardia

Estensione miglior regime fiscale europeo a compagnie aeree con sede legale in Italia

Oggi un gruppo di parlamentari, guidati da Mauro Pili (Pdl), ha fatto approvare dalla Camera l’ordine del giorno per il decreto sviluppo per salvaguardare le low cost. Il governo ha accettato l'atto di indirizzo che impone la salvaguardia delle low cost e una estensione del miglior regime fiscale europeo alle compagnie aeree con sede legale in Italia.    
“Le low cost sono un patrimonio straordinario per la nostra nazione, per l'occupazione e lo sviluppo del turismo e dell'intera economia del paese. Nessun atto ostile deve essere compiuto verso questo strumento che ha consentito di trasportare oltre 40 milioni di passeggeri in un anno, 3 milioni solo in Sardegna. L'Italia si deve adeguare all'imposizione fiscale nel settore aereo più bassa in Europa proprio perché le low cost sono in grado di generare e moltiplicare le opportunità di crescita – ha detto Pili – L'approvazione da parte della Camera dell'ordine del giorno costituisce un atto di indirizzo che condiziona pesantemente l'azione del governo sulla materia più delicata del trasporto aereo. Non si possono creare monopoli o riserve indiane a scapito della concorrenza – ha aggiunto Pili – Per questo motivo vigileremo con attenzione perché il governo attui l'indirizzo parlamentare. Secondo i dati di traffico 2011 pubblicati dall'Enac i passeggeri transitati lo scorso anno nel nostro Paese sono stati complessivamente 47.946.210, di cui Alitalia Gruppo Cai 25.896.582 passeggeri trasportati, Ryanair 22.114.392, EasyJet 10.526.297, Meridiana 4.323.926. È evidente che le low cost trasportano più della metà dei passeggeri che transitano in Italia”. 

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