Moby, ora punta su nuove rotte e piccole acquisizioni

Entro l’anno è previsto l’ingresso in Borsa

Dopo lo sbarco in Borsa che arriverà entro la fine dell'anno, Moby punta ad aprire nuove rotte, magari da altri paesi, e a fare piccole acquisizioni mirate. Si tratta, comunque, di possibilità a disposizione della compagnia a seconda della situazione di mercato e il piano presentato alla Borsa prevede una crescita ‘stand alone'. L'esito della privatizzazione di Tirrenia, per cui Moby ha presentato una manifestazione di interesse, rimescolerebbe le carte dell'operazione ma per ora il gruppo va avanti in una prospettiva di crescita autonoma. Per il momento, comunque, Moby guarda alla crescita per linee interne con ricavi 2010 sicuramente in rialzo, anche "se a una cifra" approfittando delle difficoltà dei concorrenti. Un settore con un potenziale di crescita interessante è quello dei servizi aggiuntivi come ristoranti e gadget, dove attualmente la società ha ricavi per passeggero inferiori ai competitori europei. Il piano di sviluppo prevede poi di mantenere la leadership su Isola d'Elba, Corsica e Sardegna e sperimentare, nel caso, anche rotte da altri paesi come quella in uso dalla Francia alla Corsica. Per quanto riguarda il meccanismo della quotazione, Onorato intende mantenere il 51%, mentre il socio Clessidra ha intenzione di non ridurre di molto la sua quota attuale del 35% di cui cederà "meno della metà".

 

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