Protesta dei Ncc a Roma contro la nuova legge: a rischio 200 mila lavoratori

Sono arrivati a Roma da tutta Italia per ritrovarsi a piazza della Repubblica con l’obiettivo di manifestare il proprio dissenso contro una legge, approvata nel 2009, che entrerà in vigore dal 1 gennaio e che – a loro dire – metterebbe a rischio 80 mila imprese per un indotto di 200 mila lavoratori.

Questa volta, però, davanti all’ennesimo nulla di fatto dopo il vertice al ministero dei Trasporti è esplosa la protesta. Roma è rimasta blindata per ore, con agenti in tenuta antisommossa dispiegati in tutte le aree del centro con l’ausilio di camionette di polizia e carabinieri. Per fortuna non si sono registrati contatti o scontri.

La legge contro la quale si battono i noleggiatori risale al 2009 e prevede una nuova regolamentazione del settore. L’entrata in vigore è stata rinviata per dieci anni, complici successive proroghe. Una delle “nuove” norme particolarmente criticate dai manifestanti è quella che prevede il rientro nella rimessa di appartenenza da parte dell’autista una volta terminata la corsa.

Intanto nei prossimi giorni la commissione Bilancio del Senato voterà un emendamento dei relatori alla manovra che riguarda proprio l’intero comparto e che ha trovato il sostegno anche di numerosi sindacati di taxi e ncc. In sostanza sarà consentito ai noleggiatori di operare in ambito provinciale ma senza dover tornare sempre in rimessa, a patto che nel “foglio di servizio” vengano già indicate “più prenotazioni oltre la prima”. Ci saranno comunque 60 giorni per mettersi in regola, poi scatteranno le sanzioni. In attesa, però, i noleggiatori non mollano e promettono altre manifestazioni.

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