Faro dell'Antitrust sull'acquisizione di Tirrenia da parte di Compagnia italiana di navigazione. L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha aperto un'istruttoria per verificare se l'operazione crei una posizione dominante sulle rotte da e per la Sardegna, con il rischio di un aumento dei prezzi dei servizi offerti. Nessuna sorpresa per Cin, che si aspettava la decisione e che comunque, fa sapere l'ad Ettore Morace, sta collaborando con l'Autorità "per trovare impegni coerenti" con i rilievi fatti.
Il provvedimento arriva a qualche settimana dalla decisione di Cin di modificare la compagine azionaria dopo i rilievi dell'Ue (ha contestato l'eccessiva presenza di operatori del settore): ne sono usciti Aponte e Grimaldi, lasciando come unico armatore il gruppo Moby di Vincenzo Onorato con il 40%, il fondo Clessidra con il 30%, il gruppo investimenti portuali con il 20% e il gruppo Izzo con il 10%.
L'Antitrust teme però che la sovrapposizione tra le attività di Tirrenia e Moby comporti il raggiungimento di "quote di mercato considerevoli" in capo a uno stesso soggetto, "con il rischio di incrementi dei prezzi dei servizi offerti".
L'istruttoria dovrà concludersi entro il termine massimo di 45 giorni. Ma Cin, che aspetta il parere favorevole dell'Antitrust per procedere con il closing dell'operazione, auspica un via libera entro la fine di giugno (il contratto con il commissario straordinario scade il 21/6). A quel punto la società è pronta ad entrare subito in azienda, ha spiegato Morace, per gestire la stagione estiva.