Primo incontro ‘tecnico’ tra alti funzionari della Commissione Ue, dirigenti della direzione trasporti dell’esecutivo comunitario e i rappresentanti delle autorità italiane per definire un percorso che, nel rispetto delle regole Ue sulla concorrenza, si concluda con la privatizzazione della Tirrenia.
Sul tavolo c’é la richiesta dell’Italia di avere una proroga dell’attuale convenzione tra Stato e società di navigazione – in scadenza a fine anno – in deroga alle norme Ue che impongono di assegnare con una gara i collegamenti marittimi attualmente gestiti dalla Tirrenia. Il 6 novembre scorso, il consiglio dei ministri ha dato il via libera alla definizione dei criteri di privatizzazione e delle modalità di dismissione della partecipazione detenuta indirettamente dal ministero dell’Economia e delle finanze nel capitale di Tirrenia di Navigazione entro il 2009. Ma lo stesso ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Altero Matteoli ha sottolineato che si tratta di una procedura che "prevede tempi non brevi per essere completata". Per ottenere il via libera di Bruxelles, sull’esempio di quanto già avvenuto per il caso Alitalia, si è quindi aperto un confronto ‘preventivo’ tra Roma e la Commissione europea finalizzato a garantire che tutti i passaggi dell’operazione di privatizzazione avvengano senza violare le norme Ue.