Fintecna ha detto no all'offerta di Mediterranea Holding per Tirrenia e la controllata siciliana Siremar. La decisione della finanziaria di Stato, che ha il 100% del gruppo di navigazione, è arrivata in modo del tutto inatteso ieri sera, nel giorno in cui era prevista la sottoscrizione del contratto. E lascia sconcertata $ la cordata guidata dalla Regione Siciliana (37%), che aveva chiesto uno slittamento per raggiungere un accordo con le banche creditrici di Tirrenia, "necessario per raggiungere il previsto equilibrio finanziario". Ma per Fintecna "non essendo intervenuta la sottoscrizione del contratto da parte di Mediterranea Holding, viene conseguentemente dichiarata la chiusura senza esito della procedura di dismissione".
I collegamenti marittimi, però, non saranno interrotti. Su proposta del presidente del consiglio e del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, il consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge con "disposizioni finanziarie urgenti" per Tirrenia. Uno stanziamento, spiega il ministero dei Trasporti, Altero Matteoli "per garantire la continuità operativa. Si evita così, nel rispetto dell'interesse pubblico e della collettività, l'interruzione dei collegamenti marittimi". Nessuna indicazione su cosa succederà adesso della privatizzazione che deve essere completata entro il 30 settembre prossimo, secondo quanto disposto dall'Unione europea.