Treni, il futuro si gioca tra sicurezza, lavori, investimenti

Forti disagi per i viaggiatori da Nord a Sud della Penisola per lo sciopero dei treni di ieri, proclamato dai sindacati in seguito all’accoltellamento di un capotreno a Genova Rivarolo. E venerdì 8 novembre si fermeranno bus, metro e tram. Il dipendente di Trenitalia “sta bene, ha 14 giorni di prognosi”, dopo essere stato dimesso dall’ospedale, ha detto l’amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, in audizione alla Commissione Trasporti della Camera, spiegando che il capotreno ha subito due pugnalate. “Un’aggressione inaccettabile”, ha sottolineato l’ad.

E mentre le opposizioni vanno in pressing sul ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, affinché “si occupi e garantisca la sicurezza sul posto di lavoro”, Corradi durante l’audizione ha annunciato che “si stanno facendo varie cose sulla sicurezza: partendo dalla bodycam, è una bellissima sperimentazione, al momento in Emilia Romagna, e si passerà all’attuazione col permesso del sindacato in tutta Italia”, spiegando che “tutti i treni nuovi hanno delle telecamere che mandano sugli schermi le immagini di tutto il treno e degli altri passeggeri negli altri vagoni”. Inoltre è stata creata Fs security e si “stanno assumendo persone”, ha aggiunto Corradi, sottolineando che un’altra misura “importante” per aumentare la sicurezza è aumentare il numero di tornelli.

Tra i vari temi toccati nell’audizione, a cui ha partecipato anche l’amministratore delegato di Italo Gianbattista La Rocca, quello dei lavori sulla rete e della puntualità. “Nella prossima estate i lavori saranno ingenti sulla rete ferroviaria”, ha avvertito Corradi, ma “la cabina di regia per l’estate è già in piedi”, ossia “abbiamo già le informazioni più importanti su quelli che saranno problematiche di lavori che riguardano l’estate”. Tra le possibili soluzioni anche quella che riguarda “gli autobus emergenziali”. Trovare un autobus emergenziale, anche se si pianifica in anticipo “è molto difficile”, ha detto Corradi, quindi “stiamo cercando di pensare se sia il caso di creare una situazione di autobus emergenziali pronta 24 ore su 24 a servizio, in particolare, dell’Alta velocità e del periodo estivo. Questo mi permetterebbe di avere un’unica organizzazione: gli autobus sono di Trenitalia”, ha spiegato Corradi. “In questo progetto li stiamo dislocando in posizioni dove nel giro di un’ora – un’ora e mezza posso mandare l’autobus”, ha detto ancora.

Quindi sulla puntualità Corradi ha spiegato che “rispetto a un 100% di puntualità sull’Av, quella dovuta a Trenitalia arriva al 95%, incidiamo di cinque punti percentuali ma ci spostiamo dal 95 al 73% quando inglobiamo le altre cause, ma di quel 73% solo il 95% è legato a cause dei treni”.

Per quanto riguarda Italo “la puntualità a 5 minuti di Italo, per cause dovute a Italo, è del 97%; vuol dire che la nostra incidenza è del 3%”, ha detto La Rocca. “Quando invece parliamo di puntualità legata a tutte le cause che ci possono essere sulla rete, questo 97% si abbatte di più di 20 punti percentuali”, ha fatto presente l’a.d di Italo.

I due manager hanno anche illustrato i rispettivi investimenti. “Abbiamo investito 1,2 miliardi in 46 nuovi Etr1000, che inizieranno a circolare nel secondo semestre del 2025, e investito 7 miliardi di euro sul trasporto regionale”, ha detto Corradi.

Mentre “tra acquisto di treni e manutenzione gli investimenti di Italo superano i 5 miliardi di euro”, ha detto La Rocca, spiegando che l’azienda è partita con 25 treni Av, oggi saliti a 51.

“Trenitalia – ha quindi concluso Corradi – non è solo l’Italia. Siamo in Inghilterra, in Francia, in Germania, in Spagna che è uno dei successi più grandi. In Francia abbiamo il Frecciarossa. Abbiamo un treno che collega Milano e Parigi, adesso interrotto per la frana del Frejus, quel treno viene riempito all’83%, è un record totale. Io in Italia non ho tutti i treni riempiti all’83%, gli stessi francesi ci fanno i complimenti per il servizio di questo treno”.

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