“C’è una esigenza di spostamento che cresce. I weekend estivi ci spingono ad aumentare il più possibile il servizio. Ma con treni contingentati al 50% la situazione è critica, perché per quanto possiamo aumentare il numero di treni non riusciamo ad arrivare a un numero di passeggeri simile a quello che era nel 2019. Siamo ragionando molto, insieme al ministero, sul contingentamento. E’ un problema oggi sul tavolo, che deve essere risolto in funzione, chiaramente, dei dati della pandemia. La sicurezza deve restare al primo posto”. Così l’amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, in audizione presso la commissione Trasporti della Camera sulla politica industriale della società.
“Prevediamo, anche dopo il periodo estivo, – ha aggiunto – una ripresa del business che non sarà facilmente paragonabile a quella che avevamo nel periodo pre-Covid. Le previsioni di ripresa del trasporto, in termini di business, non sono così ottimistiche. Forse dovremo aspettare il 2024 per arrivare ai valori del 2019. Dobbiamo giocare molto – ha proseguito – su quelle altre necessità di trasporto che dovranno andare ad affiancarsi, a crescere ancora di più, rispetto al business, per poter riportare il numero di passeggeri come minimo ai livelli pre-Covid. Attività come il miglioramento dei collegamenti con gli aeroporti, il poter portare la bicicletta sul treno, dovrebbero essere di utilità per spostare persone dalla gomma al ferro. In questo modo diamo un contributo alla sostenibilità, e riusciamo magari a riportre qualche passeggero sul treno, considerando di perderne qualcuno nella cosiddetta parte business”.