Trenitalia è “sull’orlo del fallimento”. Non usano nessuna perifrasi i vertici delle Fs, l’amministratore delegato Mauro Moretti e il presidente Innocenzo Cipolletta, in audizione al Senato, per spiegare la drammatica situazione dei conti Fs. A questo punto la ricapitolizzazione è necessaria e per rimettere Trenitalia in binario servono 4 miliardi di euro in 4 anni. “Le Ferrovie si sono svenate – ha dichiarato Moretti alla Commissione Lavori Pubblici di Palazzo Madama – non hanno più risorse e lo sbilancio è tale che non permette più di andare avanti in una situazione di indebitamento finanziario”. A determinare la grave crisi finanziaria di Trenitalia, che chiuderà l’anno con un buco di 1.707 milioni di euro, una serie di concause, non ultima i pesanti tagli della finanziaria 2006 e i mancati trasferimenti dai contratti di programma. “Ci siamo trovati di fronte a un azzeramento dei trasferimenti di cassa per il 2006 e con un definanziamento degli investimenti di competenza. Ciò ha determinato uno squilibrio enorme – ha detto Moretti ai commissari – non era mai successo prima”. Il taglio è stato pari a 500 milioni di euro per Rfi e 100 milioni per Trenitalia. Dal canto suo, Cipolletta, ha annunciato che il piano industriale del gruppo verrà presentato dopo il varo della finanziaria “quando avremo chiaro il quadro delle risorse disponibili”. Intanto è già a rischio il completamento della linea Torino-Napoli, previsto per il 2009.