Un 2016 da incorniciare per Ferrovie dello Stato. Il gruppo guidato da Renato Mazzoncini ha archiviato l’anno con un utile netto record a 772 milioni di euro, in crescita del 66,4% rispetto al 2015, ricavi operativi a 8,93 miliardi (+4%), un Ebitda a 2,3 miliardi di euro (+16,1%) e stacca una cedola da 300 milioni al ministero dell’Economia. Al tempo stesso Fs punta a chiudere l’operazione con Anas entro ottobre mentre per la quotazione in Borsa bisognerà aspettare il 2018.
“Grande soddisfazione per un bilancio record. Siamo la prima azienda in Europa per redditività. Abbiamo tutti gli indicatori in crescita, siamo molto soddisfatti”, dichiara Mazzoncini nel presentare i conti, sottolineando inoltre che “abbiamo un ritmo di 2.500 assunzioni all’anno, molti sono neo-laureati”.
Mentre il presidente, Gioia Ghezzi precisa che “sono nove anni di fila” che Fs presenta “profitti”, ma avverte che “tantissimo rimane da fare” perché il “nostro piano industriale ci chiede di affrontare molte sfide”. Sul fronte estero Ghezzi spiega che “abbiamo iniziato l’espansione internazionale. Fs è ancora al di sotto rispetto ai competitor internazionali ma ci stiamo attrezzando e cogliere i vantaggi del quarto pacchetto ferroviario”. E proprio in ottica internazionale Mazzoncini annuncia che “entro fine mese chiuderemo l’acquisizione delle ferrovie greche, aspettiamo solo l’ok di Bruxelles”.
E dal governo, con il Ministro dei Trasporti, Graziano Delrio arrivano i complimenti a Fs per i risultati raggiunti. “Con obiettivi chiari e un lavoro costante per raggiungerli, i risultati arrivano”, scrive Delrio in un post, sottolineando che “il piano industriale presentato sta portando frutti”.