Nonostante l’obiettivo di contrastare il cambiamento climatico sia sempre più stringente, la decarbonizzazione dei trasporti continua a rappresentare una sfida importante. Secondo dati UE, il settore ha registrato un aumento delle emissioni di gas serra del 33,5% negli ultimi tre decenni, ed è responsabile di circa un quarto delle emissioni totali di CO2 in Europa.
Nel trasporto su strada, l’autobus consente già di ridurre considerevolmente le emissioni, e svolge pertanto una funzione centrale per la sua decarbonizzazione: secondo lo studio di RINA per ANAV, il solo trasferimento alla mobilità collettiva del 10% della mobilità privata consentirebbe di ridurre le emissioni climalteranti dell’1,7%. Dal canto suo, pur costituendo un’alternativa fisiologicamente più sostenibile all’auto personale, il trasporto in autobus di lunga percorrenza si deve confrontare con diverse sfide, che rendono difficile l’implementazione di tecnologie già rodate in campo urbano.
Se ne è parlato a Next Mobility Exhibition nell’incontro Mobility Innovation Tour: transizione energetica in Classe III. Un futuro a biogas, batterie e idrogeno organizzata da Autobus. Al dibattito ha preso parte Andrea Incondi, MD di FlixBus Italia, a fianco di Francesco Romagnoli di ANAV, Michele Perotti di AGICI, Cristina Maggi di H2IT, Giovanni Tosi di Solaris Bus & Coach Italia e Guido Ucci di IVECO Bus.
“Siamo convinti che tutte le tecnologie possano svolgere un ruolo nella decarbonizzazione dei viaggi in autobus sul lungo raggio. Come azienda attiva in 43 Paesi e in quattro continenti, siamo consapevoli della grande varietà dei contesti serviti dalla nostra offerta. Riteniamo che sia importante considerare le esigenze specifiche e le potenzialità di queste regioni, per poter valorizzare al meglio l’uso di una specifica tecnologia in un dato contesto e coadiuvare più efficientemente il processo di transizione”, ha commentato Incondi.
Nel corso della discussione è stata sottolineata la centralità delle sinergie fra gli operatori, i produttori e le istituzioni per affrontare le sfide legate all’implementazione di alternative sostenibili al diesel.
“Da anni sperimentiamo trazioni alternative, pilotando, primi sul lungo raggio, soluzioni come l’elettrico in linea con la volontà di garantire a chiunque soluzioni di viaggio più sostenibili e raggiungere la carbon neutrality. Ma per agevolare la transizione green del settore e produrre un cambiamento duraturo urge uno sforzo congiunto. Incentivare investimenti in ricerca, favorendo l’applicazione crescente di queste tecnologie e la loro scalabilità, ci consentirà di accelerare questo processo. Va da sé che la volontà politica e la disponibilità di sussidi faranno la differenza”, ha dichiarato Incondi.