Viaggi in autobus sempre più sicuri: lo dice uno studio del Politecnico di Milano

Appena 6 incidenti su mille, tra quelli che provocano feriti, coinvolgono un autobus turistico. E nella metà dei casi la dinamica vede l’autobus incolpevole. Si è tenuto questa mattina presso il Talent Garden di via Calabiana, a Milano, il convegno ‘Autobus, strategie e investimenti per viaggiare sicuri’, durante il quale il professor Paolo Beria del Politecnico di Milano ha presentato uno studio inedito sul mercato delle autolinee a lunga percorrenza, con uno specifico focus sul tema della sicurezza. Tra i vari partecipanti alla tavola rotonda, il managing director di FlixBus Italia Andrea Incondi e il presidente di ANAV Giuseppe Vinella.

L’appuntamento fa parte del Mobility Innovation Tour 2019, rassegna di convegni in varie città italiane organizzata dalla rivista specializzata AUTOBUS e dedicata a raccontare l’evoluzione del mondo del trasporto persone attraverso la lente dell’innovazione.

Lo studio fornisce anche un’accurata fotografia di un settore che, dalla liberalizzazione del 2014 ad oggi, “è cresciuto molto. Pochissime aziende storiche hanno ridotto l’offerta, nonostante l’espansione di FlixBus”, si legge nella ricerca.
I prezzi figurano in leggera crescita. Tra 2011 e 2017, il fatturato complessivo è cresciuto in maniera significativa, ma nel frattempo si sono ridotti risultati operativi e utili. Un dato che testimonia come la concorrenza sia reale. Venendo al tema della sicurezza, come anticipato in apertura, la media annuale del numero di incidenti con feriti che vede coinvolti autobus in servizio extraurbano rispetto al numero totale di incidenti con feriti è di 6 su 1.000. In 3 casi su 1.000 l’autobus risulta incolpevole. Tra le principali cause: eccesso di velocità e sbandamento. E la nebbia si conferma la condizione atmosferica più sfidante per chi si trova alla guida di un mezzo pesante.

Ma come prevenire gli incidenti dipendenti dal fattore umano? Attraverso il monitoraggio delle condizioni dei percorsi e la garanzia di un supporto ai conducenti da una centrale operativa, conclude lo studio che sottolinea l’importanza di garantire agli autisti adeguate pause dalla guida in termini di frequenza e durata in relazione anche alle condizioni esterne (traffico, notte).

“La ricerca del TRASPOL del Politecnico di Milano ha ricordato come investimenti in innovazione tecnologica, formazione e controlli siano fondamentali per la sicurezza – commenta Andrea Incondi, managing director di FlixBus Italia – Ed è proprio intorno a questi pilastri che in oltre 6 anni di lavoro abbiamo sviluppato il nostro FlixSafety Concept che guarda, contemporaneamente, ai nostri autisti e ai passeggeri, per la sicurezza complessiva del viaggio in bus. Se noi, come aziende, investiamo e continueremo a investire quotidianamente in sicurezza, ci aspettiamo che altrettanto si faccia sulle infrastrutture dove ogni giorno sostano e circolano i nostri mezzi trasportando milioni di passeggeri. Su questo fronte ancora tanto deve essere fatto”.

“L’autobus è un mezzo di trasporto sicuro, oltre che ecologico, economico, flessibile e confortevole, e i risultati dello studio ne costituiscono l’ennesima conferma – commenta il presidente di ANAV Giuseppe Vinella – L’autobus offre una soluzione di spostamento che risponde pienamente ai parametri di identificazione della mobilità sostenibile e smart che tutti gli indirizzi nazionali e internazionali di politica dei trasporti raccomandano di promuovere. Esiste però ancora un immotivato gap di percezione da parte delle Amministrazioni, soprattutto locali, che non incentivano fino in fondo questa modalità di trasporto collettivo e anzi spesso la sottopongono a misure di restrizione della circolazione e a tassazione impropria. È quindi necessario continuare a lavorare, anche nei riguardi dell’opinione pubblica, e ridurre questo gap tra percezione e realtà in quanto l’autobus rappresenta la soluzione, anziché costituire il problema”.

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