Voli fantasma, Ue replica: nessun obbligo per le compagnie

“Non si può sostenere che le norme dell’Ue obblighino le compagnie aeree a volare. Se queste decidono di continuare a operare voli vuoti o quasi vuoti è perché lo hanno deciso”. E’ quanto evidenzia un portavoce della Commissione europea davanti alle crescenti pressioni di alcuni vettori, capitanati da Lufthansa, che chiedono di modificare la quota minima di voli da effettuare per mantenere intatti i propri slot negli scali europei.

“In tempi normali, le compagnie devono utilizzare l’80% dei loro diritti sugli slot disponibili” in termini di spazio e frequenza di decolli e atterraggi “per conservarli anche nella stagione successiva”, ha ricordato il portavoce, evidenziando che all’inizio della pandemia, dato il drastico crollo dei voli, “la Commissione ha eliminato i requisiti di utilizzo degli slot”, reintroducendoli in modo graduale al migliorare della situazione. La quota minima di slot da utilizzare quest’inverno è fissata al 50%, mentre salirà al 64% in estate. Queste soglie, secondo Bruxelles, “forniscono un adeguato sollievo se valutate rispetto ai dati e alle previsioni del traffico aereo di Eurocontrol”, stimato per la stagione invernale tra il 73 e il 78% rispetto ai livelli pre-pandemia e all’88% per l’interno 2022.

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