Come annunciato, non c'è stato nessun boom di viaggi per il ponte del primo maggio. I vacanzieri hanno preferito la classica gita fuori porta e quelli che hanno deciso di partire sono rimasti al massimo 2/3 notti fuori casa, per una spesa media complessiva di 270 euro a persona. A confermarlo è il presidente nazionale Cidec Turismo, Paolo Esposito. Bene le località rurali – Maremma Toscana, Umbria e a sorpresa, anche Abruzzo – e le città d'arte, in testa Roma, Firenze e Venezia. Tra le località di mare più gettonate si sono confermate San Vito lo Capo e Palermo, le masserie del Salento in Puglia e alcune località della Calabria come Tropea e Capo Vaticano. Bene anche Sorrento e Ischia in Campania, mentre per Costiera Amalfitana e Cilento il flusso di turisti è stato quasi esclusivamente legato al solo 1° maggio.
Secondo le stime della Cidec Turismo, chi ha deciso di viaggiare è rimasto in Italia (oltre il 90% dei vacanzieri) preferendo le località costiera, seguito dalle città d'arte e dalla montagna. Le strutture ricettive preferite sono stati gli agriturismi, le strutture tipiche e gli alberghi.
"La situazione di incertezza economica, i rincari, le tasse, scoraggiano il turismo – ha spiegato Esposito – gli italiani non rinunciano alle vacanze ma preferiscono risparmiare con soluzioni mordi e fuggi preferendo località vicine e soggiorni brevi e brevissimi. Quel che preoccupa è che i dati riguardanti il ponte del 1° maggio si rifletteranno in parte anche sulle vacanze estive che, anche per quest'anno, saranno più brevi e al risparmio".