Che estate sarà? attesa tra operatori e vacanzieri per linee guida CTS

Garantire la vacanza, mantenendo però la giusta distanza. E’ quello a cui sta lavorando il Comitato tecnico scientifico per garantire la stagione agli operatori ma anche ai vacanzieri italiani. Le indicazioni saranno flessibili, nel senso che saranno influenzate dall’andamento della curva dei contagi e dunque ci potranno essere allentamenti o inasprimenti se la diffusione del virus lo richiederà.

Intanto il premier Giuseppe Conte ha voluto rassicurare gli italiani: “quest’estate – ha spiegato – non staremo al balcone e la bellezza dell’Italia non rimarrà in quarantena. Potremo andare al mare, in montagna, godere delle nostre città. E sarebbe bello che gli italiani trascorressero le ferie in Italia, anche se lo faremo in modo diverso, con regole e cautele. Attendiamo l’evoluzione del quadro epidemiologico per fornire indicazioni precise su date e programmazione”.

E’ il Cts che produrrà a breve le linee guida per le strutture dell’accoglienza, mentre un apposito gruppo di lavoro della task force guidata da Vittorio Colao si concentrerà sull’aspetto economico di turismo-arte-cultura. La stella polare degli esperti del Comitato è naturalmente il distanziamento sociale, con il divieto di assembramento.

L’obbligo di tenere la distanza di sicurezza cambierà il volto degli stabilimenti balneari. Gli ombrelloni saranno decimati: verrà stabilita la distanza minima tra un ombrellone e l’altro. Le zone comuni, docce, bar, ecc., dovranno essere sanificate costantemente. Dispenser di igienizzanti saranno a disposizione. Bagnini o steward dovranno verificare il rispetto delle prescrizioni. Chiusure notturne degli stabilimenti sono preventivabili per la pulizia. Possibili ingressi ed uscite separati. Nelle spiagge libere spetterà ai Comuni – e non sarà semplice – vigilare su distanze ed assembramenti e prevedere un contingentamento degli accessi.

Alberghi e villaggi dovranno ridurre la capacità ricettiva per evitare contatti troppo ravvicinati e nelle aree comuni dovrebbe esserci obbligo di mascherina. Per colazioni e pranzo, niente più buffet, ci saranno diversi turni. Complicato anche pensare all’animazione per i bambini. Numero chiuso per le piscine.

E nei rifugi d’alta quota niente più camerate per il riposo degli escursionisti, si pensa alla possibilità di montare tende in prossimità delle strutture. Quanto ai tavoli esterni per i pasti, bisogna fare i conti con le temperature che possono essere rigide.

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