Un 'Pink Corner', il padiglione riservato al turismo rivolto al mercato gay, è stata la grande novità della Fitur che si è concluso ieri a Madrid. L'offerta 'gay-friendly', le proposte rivolte al mercato dei viaggiatori omosessuali, è infatti in crescita costante e oggi rappresenta già il 6% del mercato turistico. "Considerato come marginale fino ad alcuni anni fa, ora è diventato un vero settore portante" spiega il portavoce europeo della associazione del turismo gay-lesbico (Iglta), Clark Massad. Viaggiatori ideali, per lo più senza figli, e con un potere d'acquisto più alto della media degli altri turisti, visto che spendono in media il 30% più degli altri. Alberghi e perfino città, come Sitges in Spagna, si dichiarano sempre di più ufficialmente 'gay friendly'. L'agenzia Out Now, specializzata nel turismo gay, ha assegnato il riconoscimento 'gay comfort' a numerose città, come Tel Aviv, Buenos Aires, Madrid, Berlino o Stoccolma. Secondo il direttore di Out Now, Ian Johnson, diversi hotel hanno iniziato a formare il loro personale alle esigenze del turismo gay: "l'obiettivo è che gli ospiti omosessuali non si sentano diversi, ma accolti bene, come gli altri turisti".