Ad agosto stranieri a 6,3% nelle località balneari, città d’arte in chiaroscuro

Le destinazioni sun&beach si confermano anche per l’estate 2024 le più richieste, con un aumento delle prenotazioni della clientela domestica (+1,5%) e di quelle della componente straniera, che registra addirittura un +6,3% rispetto allo scorso anno. A scegliere un soggiorno presso le località balneari oltre gli italiani troviamo in primis tedeschi e svizzeri seguiti dai francesi che preferiscono le coste italiane allo spettacolo offerto dalle olimpiadi in corso. Ad oggi nelle 5 settimane del mese sono state prenotate oltre l’85% delle camere con la terza settimana, quella di Ferragosto, già sold out. I dati sono quelli di Confindustria Alberghi secondo cui invece si prospetta un agosto in chiaroscuro per le città d’arte: se da un lato nelle prime due settimane del mese, le prenotazioni degli alberghi risultano più o meno allineate a quello dello scorso anno, a partire dalla terza settimana, ad oggi, il numero di prenotazioni registrate è inferiore rispetto a quello del 2023.

Il dato risente del calo delle prenotazioni di italiani, non compensato nelle prime 3 settimane dall’aumento delle prenotazioni da parte della clientela straniera. Situazione in peggioramento a partire dalla quarta settimana di agosto dove al calo degli italiani si aggiunge anche una lieve diminuzione (-0.1%) delle prenotazioni da parte della clientela internazionale.

Venezia mantiene alto il suo appeal e nelle prime due settimane di agosto il Tasso di Occupazione Camere si attesta oltre il 72% per poi scendere al 65% nelle tre settimane successive.

Risultati poco inferiori per Roma con un TOC del 70% nella prima decade del mese e del 60% nel periodo ricompreso dal 12 al 31 agosto.

Stesso trend anche per Milano dove il dato sulle prenotazioni dal 1° all’11 agosto si attesta al 60% per poi diminuire al 50% nelle ultime tre settimane del mese.

Rispondono bene anche questa estate le aree interne.

“Il costante interesse da parte del turismo internazionale anche verso le destinazioni balneari è un fattore importante e può rappresentare un valido stimolo per far crescere i mesi spalla, periodi in cui proprio i viaggiatori stranieri scelgono spesso di visitare le nostre località. Il fenomeno, se ben gestito, può contribuire ad allungare la stagione e generare nuove motivazioni di viaggio favorendo una ridistribuzione sostenibile dei flussi nei periodi in cui la domanda è fisiologicamente più bassa”, sottolinea Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

 

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