Gli enti locali e regionali devono avere libero accesso ai dati dei servizi di locazione delle piattaforme online al fine di monitorare e regolamentare il settore degli affitti turistici a breve termine, garantendo maggiore trasparenza e una migliore definizione delle politiche nel settore. È la richiesta contenuta in un parere del Comitato europeo delle Regioni (CdR), adottato all’unanimità oggi e di cui è relatore il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti.
Mentre le istituzioni dell’Ue stanno elaborando le nuove norme in materia di affitti a breve termine, “il settore continua a crescere a un ritmo esponenziale e richiede un quadro comune e un insieme di regole armonizzate per garantirne la trasparenza”, ha commentato Ciambetti, sottolineando la necessità di “tutelare turisti, inquilini e gestori di piattaforme per contrastare pratiche illecite e forme di concorrenza sleale”.
Mentre le istituzioni dell’Ue stanno elaborando le nuove norme in materia di affitti a breve termine, “il settore continua a crescere a un ritmo esponenziale e richiede un quadro comune e un insieme di regole armonizzate per garantirne la trasparenza”, ha commentato Ciambetti, sottolineando la necessità di “tutelare turisti, inquilini e gestori di piattaforme per contrastare pratiche illecite e forme di concorrenza sleale”.