"E’ indispensabile arrivare quanto prima, per il comparto agrituristico, all’individuazione di criteri di classificazione unitari sul territorio nazionale. Soltanto così si potrà procedere all’attuazione di un programma di promozione del settore che miri tanto al mercato italiano quanto a quello estero". Così il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha commentato l’ottava edizione di Agri@Tour, il Salone nazionale dell’agriturismo, che si è concluso ieri ad Arezzo. E all’evento è stato presentato anche uno studio per conoscere più fondo questo fenomeno in crescita. Intanto secondo il rapporto di Ismea, realizzato su 2.000 interviste a Roma e Milano, internet rimane il punto di forza tra i canali di commercializzazione utilizzati dalle strutture agrituristiche: più di otto aziende su 10 garantiscono ai propri clienti la prenotazione on line e oltre la metà della clientela prenota la vacanza tramite il web. Tanto che nei primi tre mesi del 2009 la percentuale delle prenotazioni è arrivata fino al 50,2%. L’indagine ha anche tracciato un profilo di chi sceglie l’agriturismo: un turista che predilige strutture immerse nel verde, che abbiano conservato la propria rusticità e non abbiano subito riadattamenti. Inoltre l’agriturista spesso si orienta su strutture che danno agli ospiti la possibilità di partecipare alla vita agricola. In generale, dal rapporto Ismea, emerge anche che il 31% degli italiani avrebbe pernottato almeno una volta nel corso della vita in un agriturismo e la presenza di bambini in famiglia sarebbe uno stimolo importante nella scelta di soggiornare in un agriturismo. Il numero di notti trascorse si colloca intorno ad una media di 2,9 mentre la durata ideale è di poco inferiore a 5 notti, ossia il 70% in più della durata effettiva. Tra i requisiti per la scelta della struttura c’é anche che il 65% degli agrituristi chiede se c’é copertura per i cellulari. Fondamentali, inoltre, la tv e la piscina. Anche i servizi relativi all’area benessere hanno fatto rilevare un 38% di pareri positivi, contro circa un 25% di opinioni contrarie.