Quest'anno gli arrivi di turisti in Italia dovrebbero crescere del 2,2% rispetto al 2010 e nel 2012 l'aumento previsto è del 3% netto. Lo afferma uno studio dell'Aica, secondo cui però gli ultimi mesi di quest'anno, a seguito del nuovo acuirsi della crisi, mostrano segni di incertezza.
Secondo le stime internazionali riportate dall'Aica, la crescita degli arrivi turistici mondiali "procederà a un ritmo più contenuto nella seconda parte dell'anno e il 2011 si chiuderà con un incremento medio compreso tra il 4% e il 5%: la crescita tornerà ad essere trainata dai Paesi emergenti, in particolare da quelli della sub regione dell'Asia e del Pacifico e del Medioriente per i quali è previsto un aumento dei flussi turistici compreso tra il 7% ed il 9%, mentre le economie dei Paesi più avanzati contribuiranno meno in termini percentuali, a causa delle basse prospettive economiche, della disoccupazione e del basso clima di fiducia di imprese o famiglie".
Per l'Italia la crescita del 2011-2012 "non consente ancora di annullare del tutto le perdite accumulate nel biennio 2008-2009", anche se quest'anno si dovrebbe chiudere con un tasso di occupazione del 61,6% delle stanze di albergo contro il 59,1% del 2010.
"Ma siamo ancora lontani dai valori registrati nel 2007 – ha spiegato Chema Basterrechea, vice presidente vicario di Confindustria Aica – e il nuovo culmine della crisi finanziaria a cui oggi assistiamo, sta condizionando negativamente gli andamenti e le previsioni delle compagnie alberghiere degli ultimi mesi del 2011 in tutta Italia".