Dopo l'arresto nella crescita del fatturato verificatasi nel corso del 2008, il 2009 ha invertito la tendenza riportando i ricavi alberghieri a quota 1,5 miliardi di euro, in aumento del 7%. E' quanto rileva Confindustria Aica, l'associazione che riunisce in Confindustria le catene alberghiere italiane e internazionali operanti in Italia, che oggi a Milano, nella sede di Assolombarda, ha presentato la VII edizione del Focus AICA, che aggrega e confronta i bilanci delle catene alberghiere e i dati di investimento e di occupazione del settore turistico.
Dal confronto delle variazioni annue dei principali indici di produttività aziendale, si riscontra un aumento del fatturato per unità alberghiera (+7,4%) e del fatturato per dipendente (+1,1%), mentre è lievemente in calo il fatturato per camera che perde lo 0,9%.
Nel complesso il valore della produzione ha raggiunto 1,6 miliardi di euro, crescendo del 7,8% rispetto al dato del 2008.
Il buon incremento di fatturato non è però bastato a controbilanciare l'aumento dei costi della produzione che sono saliti del 14,8% raggiungendo in valore quasi 1,8 miliardi di euro. Ad eccezione dei costi relativi al consumo di materie prime (-2,5%) e degli accantonamenti (-64,1%), sono infatti lievitate tutte le altre voci: costi per servizi (+24,3%), costi per il godimento di beni di terzi (+25,2%), oneri diversi di gestione (+23,3%), costi del personale (+3,7%) ed ammortamenti e svalutazioni (+17,1%).
Il disequilibrio tra i ricavi e i costi della gestione caratteristica ha portato a un netto peggioramento del Risultato Operativo (EBIT) che, con una contrazione dell'85,1%, registra una perdita di 284 milioni di euro.