Governance, promozione, classificazione, abusivismo, semplificazioni, imposta di soggiorno, Imu e Tares, lavoro, mercato ed Expo. Ecco il decalogo delle priorità che il presidente Giorgio Palmucci dell'Associazione Italiana Confindustria Alberghi ha presentato, durante l'assemblea annuale, al ministro Bray, al quale sabato scorso è stata affidata la delega al Turismo.
"Il mese di marzo 2013 mostra un saldo netto positivo di 513 milioni di euro a fronte dei 561 milioni nello stesso mese dell'anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 1859 milioni, sono diminuite del 5,4% – ha detto Palmucci – però sappiamo che il nostro Paese è da sempre in cima ai desideri di moltissimi turisti. Siamo quasi fuori tempo massimo – ha aggiunto – sappiamo che la crisi ha portato al pettine nodi irrisolti da anni ma il turismo può rappresentare l'asset fondamentale dell'economia italiana".
Dieci imprenditori di AICA sono entrati nel merito di ogni punto del decalogo, spiegando che alcune misure "sono a costo zero".
"C'é un problema di governance – hanno detto in primis – non possiamo più permetterci 161,2 miliardi di euro di fatturato, 10,3 punti su PIL a fronte di 21 politiche del turismo". Un ostacolo, quello della frammentazione, che secondo l'industria turistico-ricettiva di Confindustria, emerge anche nella promozione e nella classificazione: "La promozione su base regionale ha evidenziato limiti oggettivi, legati all'ovvia impossibilità dei mercati internazionali di riconoscere le identità locali – ha detto il presidente – Dobbiamo lavorare nella cornice di un marchio Italia forte, un catalizzatore per valorizzare le tante realtà del nostro Paese".
Regole chiare e seri controlli sull'abusivismo: "Nel centro di Roma – ha spiegato Palmucci – c'é un B&B in ogni palazzo che non rispetta le normative".
E poi semplificazione degli iter burocratici, regole comuni sulla tassa di soggiorno: "Non è possibile che a Milano sia stata aumentata l'imposta il 22 giugno, sia stato comunicato l'aumento agli operatori il 25 giugno per essere attivo dal primo luglio", ha detto il presidente.
Gli imprenditori di AICA definiscono l'Imu e la Tares "un carico insostenibile per l'albergo. E poi – hanno aggiunto – perché gli alberghi sono esclusi dal sostegno alle ristrutturazioni?".
"Rilanciare il mercato del lavoro, recuperare il prodotto italiano e le politiche commerciali e di vendita", le proposte per quanto riguarda lavoro e mercato. Infine l'Expo: "la più grande opportunità per il Paese" secondo Aica potrebbe rappresentare anche "il più grande rischio per la nostra economia".