Allarme Onu: turismo perderà 3,3 mld, si scommette su riapertura frontiere

L’Onu lancia l’allarme per il turismo: la pandemia avrà un effetto devastante sul settore, con perdite che potrebbero superare i 3.300 miliardi di dollari. Il turismo è stato tra i settori più colpiti, tra voli cancellati e la paura di spostarsi che è ancora molto presente, anche in un fase in cui viaggiare è di nuovo permesso. I mesi estivi saranno un termometro di quanto accadrà, ma le stime sono preoccupanti.

Il Cnuced, l’organismo delle Nazioni Unite che si occupa di commercio e sviluppo, ha pubblicato un’indagine che parla da sola: per il turismo ed i settori ad esso collegati i prossimi mesi si tradurranno in un perdita che, nel migliore dei casi, arriverà a 1.200 miliardi di dollari. Nel peggiore, 3.300, pari al 4,2% del pil mondiale.

Un monito per ricordare “ciò che sembriamo dimenticare, il suo ruolo di linfa vitale per milioni di persone in tutto mondo”, ha avvertito la direttrice della divisione commerciale Pamela Coke-Hamilton. Sono i paesi in via di sviluppo, che di vacanze vivono, a rischiare il crollo.

In uno scenario definito moderato, la Giamaica perderebbe l’11% del pil, la Thailandia il 9, Repubblica Dominicana, Kenya e il Marocco il 5%. Anche i paesi con economie diversificate rischiano ingenti perdite: 190 miliardi gli Usa, 100 la Cina, oltre 40 Germania, Francia e Spagna. Per l’Italia i mancati introiti potrebbero superare i 34 miliardi. La Croazia vede un voragine da -9% del pil.

 

editore:

This website uses cookies.