Sì viaggiare, ma solo per pochi giorni. Secondo le proiezioni dell’Ossevatorio Amadeus, infatti, circa un milione di italiani effettuerà almeno un viaggio nel periodo invernale, ma, soprattutto per quel che riguarda le vacanze sulla neve, nel 75% dei casi sono previsti spostamenti “in giornata” o al massimo con un pernottamento. La scelta delle strutture alberghiere nelle principali stazioni sciistiche cade sulla fascia medio bassa (2/3 stelle, pensioni), dove si riscontra un’occupazione pari a circa il 62,5%.
Per quanto riguarda i voli, nonostante una flessione delle tariffe rispetto allo scorso anno (-1,8% per la riduzione del costo del petrolio), soffrono le compagnie tradizionali mentre tengono le low cost e i voli charter, principalmente con destinazione Egitto, Canarie, Capo Verde, Cancun, Varadero, Kenya, Zanzibar e Maldive. Per quel che riguarda i voli di linea nazionali, il più penalizzato è il Milano-Roma, dove la concorrenza dell’Alta Velocità e le condizioni climatiche avverse hanno determinato un’occupazione media che non supera il 36%.
Intanto, le promozioni last minute sono cresciute del 13% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una nota positiva viene dalle crociere sempre in cima alle preferenze degli italiani e dal turismo nelle città d’arte, soprattutto grazie al turismo scolastico, che quest’anno predilige le città italiane anziché le capitale europee. Gli alberghi delle principali zone turistiche italiane registrano una percentuale media di occupazione pari al 61%, con una durata media dei soggiorni di 1-3 giorni per i viaggiatori italiani e 4-5 giorni per gli stranieri. Le più apprezzate sono le strutture benessere. A Venezia, in occasione del Carnevale, c’è ancora una discreta disponibilità di strutture ricettive, in particolar modo in quelle di fascia alta (4-5 stelle).