Un'estate caratterizzata da una ricerca esasperata del low cost a tutti i livelli, dai trasporti alla sistemazione alberghiera a discapito della qualità, con una durata della vacanza mediamente inferiore al passato, così come la spesa media per turista. E' la fotografia di questa stagione estiva ormai agli sgoccioli scattata da Asshotel che sottolinea i risultati poco soddisfacenti per le imprese alberghiere. Sul risultato dell'intera stagione turistica si sono riverberati infatti la scarsa propensione ai consumi, condizioni meteo poco favorevoli, il cambiamento dei consumi turistici e l'aumento delle vacanze "mordi e fuggi". Secondo Asshotel, "i primi dati sembrano confermare una tendenza in atto già da qualche anno: il mare appare in costante declino dal 73% del 2006 al 47% del 2010, per un cambio delle abitudini da parte dei consumatori che diversificano le loro vacanze a favore della montagna, di vacanze verdi e di percorsi culturali in costante ascesa. Il turismo balneare ha – in termini di arrivi e presenze – sostanzialmente ricalcato il risultato del 2009: non è andato bene soprattutto nelle località che storicamente hanno contribuito al successo del turismo balneare italiano (Rimini e Riviera Romagnola, Versilia, Isola d'Elba, Liguria, Sicilia), mentre in Puglia ed in alcune località marine della Campania, delle Marche e del Veneto l'andamento è stato migliore. "I fatturati delle imprese alberghiere si sono ulteriormente assottigliati di un 12-16% – sottolinea Filippo Donati, presidente Asshotel – In Italia si continua ad assistere ad un basso tasso di utilizzo delle camere d'albergo, unito ad un elevato indice di stagionalità, particolarmente accentuato nel Mezzogiorno, con punte in Calabria e Sardegna. La caduta della redditività delle imprese alberghiere contribuisce a mettere in seria difficoltà un numero crescente di piccole e medie imprese di filiera in tutta Italia". Per questo, "Asshotel – conclude Donati – è disponibile, da subito, al confronto con il ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla per una analisi di settore che possa produrre le scelte tanto attese dagli oltre 34 mila alberghi italiani".