Balneari, Regioni voglione presenziare a incontro governo-Ue

Di Dalmazio vuole conoscere la data: per ora nessun confronto su contenuti decreto

Prima di iniziare qualunque confronto sul decreto che riguarda le concessioni demaniali a fini turistici, le Regioni aspettano di conoscere la data dell'incontro tra il governo e l'Ue. "Siamo ancora in attesa che il Governo ci comunichi la data della riunione con l'Ue a cui le Regioni hanno chiesto di partecipare" afferma il coordinatore nazionale degli assessori al Turismo, Mauro Di Dalmazio, il quale ha ribadito che "per il sistema delle Regioni rimane irrinunciabile la necessità che il governo preliminarmente a qualunque altra iniziativa, alla luce soprattutto della normativa adottata in Spagna, faccia con l'Unione europea i passaggi necessari per tutelare le nostre imprese balneari. Fino a quando questa azione non verrà messa sul tappeto – conclude Di Dalmazio – le Regioni non prenderanno in considerazione alcuna ipotesi di confronto sui contenuti del decreto che il Governo vuole adottare". 
E la risposta di Enzo Moavero, ministro per gli affari europei, non si è fatta attendere: "la data dell'ncontro a Bruxelles non è ancora stata fissata". E all'eurodeputata del Carroccio Mara Bizzotto che aveva chiesto una deroga basata sul modello spagnolo o un esonero alla direttiva 'Bolkestein' sulla liberalizzazione dei servizi per gli stabilimenti balneari, Moavero ha replicato: "La procedura d'infrazione Ue contro l'Italia è stata chiusa con l'approvazione della Legge comunitaria 2010 adottata nel novembre 2011, e si tratta ora di una questione che riguarda solo l'Italia. La legislazione spagnola recentemente adottata, pur se riferita a un contesto diverso, "merita di essere analizzata", così come, ha aggiunto Moavero, esaminare se "il pacchetto appalti Ue possa avere una pertinenza" con il caso delle concessioni demaniali a fini turistici. In ogni caso, ha assicurato il ministro, "stiamo portando la massima attenzione" al problema.

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