Bilancio 2009, poco utile ministero senza portafogli

Bocca, Albonetti e Jannotti Pecci tirano le somme dell’annata turistica

Fine anno tempo di bilanci. Anche per gli operatori del turismo. Soprattutto perché, quest’anno, precisamente l’8 maggio, Michela Vittoria Brambilla è stata nominata ministro del turismo. E oggi, a distanza di oltre sette mesi da quell’incarico, i numeri uno di alcune associazioni di categoria esprimono una valutazione sul ripristino del ministero. Critica la posizione di Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterme, secondo cui “al momento il ministero del turismo si sta dimostrando una palla al piede più che un’opportunità. In questo quadro, sarebbe decisamente preferibile che la responsabilità del settore turismo tornasse presso il ministero dello Sviluppo Economico, magari con un viceministro, perché così, entrando a far parte della casa delle imprese, potrebbe far riferimento alle risorse di quel dicastero". "Come sistema Confindustria – spiega – non siamo stati contrari a priori a reintrodurre il ministero del turismo, purché contemporaneamente il Parlamento avesse ridefinito la materia sul piano costituzionale ed istituzionale. Oggi, di fatto, abbiamo un ministro che non ha poteri reali e soprattutto non dispone di risorse effettive. I fatturati delle aziende turistiche sono sempre più bassi e le procedure di mobilità e di licenziamento collettivo sono ormai all’ordine del giorno ma il ministero del Turismo non ha potuto fare alcun tipo di intervento, perché non dispone di poteri né di risorse. Né si parla più di stati generali del turismo”. Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, punta invece il dito conto le iniziative ‘spot’. "Manca un progetto nazionale per il turismo” denuncia Bocca chiedendo la convocazione degli stati generali del turismo e la stesura di un piano strategico nazionale. Entrambi devono essere l’obiettivo del primo semestre del prossimo anno. Sull’istituzione del ministero, Bocca è più cauto: “continuo a credere nell’utilità di un ministero dedicato al turismo, continuo ad essere dell’idea che istituire un ministero sia stato un fatto positivo. Certo – conclude – ci vuole più sinergia tra il ministero del turismo e gli altri, dal momento che quello che ci rappresenta è senza portafoglio". Dello stesso avviso anche Claudio Albonetti, presidente di Assoturismo: “il ministero del Turismo lo abbiamo chiesto e continuiamo a sostenerlo. Certo, una struttura senza dotazione economica è mutilata".

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