La signora delle fiere turistiche italiane tenta la svolta. Nel 2012, giunta alla 32esima edizione, la Bit di Milano prova a rifarsi il look lasciando immutati alcuni dei suoi punti fermi, in primis il Buy Italy, ma provando a rifocalizzare ancor di più le proprie specializzazioni. Risolti i problemi di gestione, ora ad occuparsi dell'organizzazione della manifestazione è Fiera Milano e in particolare il destino della Bit è affidato a Marco Serioli, direttore Divisione Exhibitions di Fiera Milano.
Intento a lanciare il nuovo corso di Bit, Serioli, intervistato da travelnostop.com, ha tracciato le linee guida della borsa, in programma dal 16 al 19 febbraio.
"Il momento B2B – sottolinea Serioli – sarà prevalente rispetto a quello B2C. L'area Tourism Collection, infatti, e questa è la prima novità, aprirà solo agli operatori del settore e dunque chiuderà sabato sera. Il pubblico potrà dunque visitare solo i padiglioni delle Regioni e dei Paesi esteri nei giorni di sabato e domenica.
Grande attenzione verrà poi dedicata alle agenzie di viaggio. Come Bit – osserva – abbiamo una certa responsabilità per questa categoria la cui professionalità sta cambiando brutalmente. Per le adv la Bit non può rappresentare solo il momento, comunque importante, per conoscere qualche novo tour operator. Per questo abbiamo pensato a un fitto programma formativo. Ogni giorno sono previsti 4 seminari di un'ora ciascuno dedicati alle tematiche più attuali, dai gruppi d'acquisto, ai social network o ancora il direct marketing. Ma ci saranno anche alcune salette in cui le destinazioni estere, sia quelle presenti in fiera che altre più piccole, potranno presentarsi agli adv. E stiamo realizzando anche un programma di incoming con alcuni TO per aiutare le agenzie di viaggio a venire in manifestazione. In più abbiamo migliorato ancora di più il match-making, il software di prenotazioni incontri considerato che oggi l'adv non ha più tre giorni per stare in fiera e quindi deve massimizzare la sua presenza.
L'altra grande novità riguarda i buyer. Fermo restando la formula collaudata del Buy Italy, il workshop più importante del prodotto Italia, a cui da qualche anno abbiamo accostato il Buy Club dedicato alle associazioni che fanno turismo come i Cral, quest'anno ci sarà un 50% di nuovi buyer. Abbiamo così accolto le richieste dei seller che ci chiedevano un ricambio dei buyer visto che dopo anni erano sempre gli stessi. Molti proverranno dai Paesi Bric ma anche dai paesi attorno alla Cina, come Corea, Vietnam, Thailandia. E' il primo anno che facciamo senza l'Enit. A malincuore, vuoi per le vicende, vuoi per la mancanza di fondi, alla fine abbiamo deciso di fare da soli. Al contrario con le associazioni c'è un rapporto consolidato che anche quest'anno si concretizzerà con l'organizzazione dei seminari".
L'ultima battuta di Serioli è sulle borse del turismo virtuali. "Il turismo è uno dei settore in cui il web è entrato in maniera più massiccia. Per questo, a mio parere, nell'ambito turistico, resta ancora fondamentale il momento del contatto diretto, dell'aggregazione. Il turismo è uno di quei settori in cui il prodotto si deve vedere. E poi nel turismo esistono diversi tipi di relazioni. I ruoli non sono cristallizzati come per altri comparti".