Dopo il cineturismo e il teleturismo, sempre più operatori offrono tour letterari su misura. E l’Italia, secondo un’analisi presentata da BitLab, il primo osservatorio permanente sull’immagine del settore turistico italiano all’estero, commissionato da Expocts, è tra le mete più gettonate soprattutto tra i turisti statunitensi. Tanto che l’estate 2007, secondo la stampa internazionale, sarà ricordata per il boom del turismo letterario nella nostra penisola.
Il motivo? Dopo aver letto romanzi e bestseller ambientati in Italia, tantissimi turisti/lettori vogliono venirci in vacanza, sulle tracce dei personaggi amati nelle trame dei libri. Infatti dal monitoraggio di oltre 100 testate estere e dei siti Internet delle principali agenzie turistiche in 12 nazioni (Australia, Austria, Cina, Francia, Germania, Gran Bretagna, India, Medio Oriente, Russia, Spagna, Svizzera, USA), si scopre che moltissimi autori stranieri contemporanei hanno ambientato le loro opere nei meravigliosi scenari italiani, senza mai pensare che i loro bestseller avrebbero potuto influenzare l’industria mondiale del turismo.
Eppure è proprio così: dai vicoli di Napoli alle calli veneziane, passando per l’entroterra sconosciuto, dal dopoguerra ad oggi sono stati pubblicati in tutto il mondo 465 libri di autori stranieri ambientati in Italia. Ad esempio: a chi ha apprezzato il libro “Il talento di Mr. Ripley”, si suggerisce di visitare la costiera amalfitana, mentre chi ha letto la tormentata storia di Dan Hofstadter, “Falling Palace: a romance of Naples”, desidererà di certo addentrarsi nei cunicoli partenopei. Stessa sorte per gli amanti delle antiche civiltà che hanno letto il libro di Robert Harris su Pompei. Per non dire della Venezia di Guido Brunetti: l’ispettore creato dalla penna di Donna Leon. Passando per E. M. Forster e i suoi racconti mozzafiato sull’Italia, “Where Angels fear to tread” (1905) e “Room with a view” (1908), ambientati rispettivamente a Como e a Firenze.