Bonus vacanze vale anche per pagare in adv e copre pure costi ombrelloni

Potrà essere usato per pagare tramite agenzia di viaggio e tour operator e nel conto potra essere inserito anche il costo dei servizi in spiaggia come l’ombrellone e i lettini. Il bonus vacanze potrà essere usato ad ampio raggio, includendo anche i costi di servizi accessori a patto che siano in un ‘pacchetto’ e indicati nella fattura emessa dall’unico fornitore scelto per trascorrere le vacanze. E può essere utilizzato presso un’impresa turistica ricettiva che gestisca alberghi oppure alloggi per vacanze e altre strutture per brevi soggiorni. Vale insomma anche per resort, ostelli della gioventù, colonie marine, rifugi di montagna, bungalow per vacanze, bed&breakfast.

I chiarimenti, che prevedono un utilizzo a maglie larghe del bonus vacanze, arrivano dall’Agenzia delle Entrate mentre è già attiva la procedura per ottenere il bonus. Sono arrivati a 256.030 i bonus vacanze erogati in meno di tre giorni, dal 1 luglio, per un controvalore economico – spiega il ministero ai Beni Culturali – di 117 milioni 782 mila euro. E sono già 2.893 i bonus che sono già stati spesi.

Per individuare le strutture presso le quali è possibile utilizzare il bonus – spiega l’Agenzia delle Entrate – occorre fare riferimento ai soggetti che, indipendentemente dalla natura giuridica o dal regime fiscale adottato, svolgono effettivamente le attività previste dalla norma, ovvero, “imprese turistico ricettive”, “agriturismi” e “bed and breakfast”. L’elenco è lungo e in pratica abbraccia tutto il settore ricettivo, dagli aparthotel ai rifugi di montagna, compresi quelli con attività mista di fornitura di alloggio e pasti. Tra i soggetti sono considerati anche coloro che svolgono un’attività alberghiera o agrituristica stagionale, ma non se l’attività non è svolta abitualmente.

C’è anche qualche paletto. Il credito d’imposta non può essere utilizzato sulle prestazioni rese da più fornitori, ad eccezione di quelle per servizi accessori come per esempio i servizi balneari indicati nella stessa fattura dall’unico fornitore. Ad esempio nel caso di un soggiorno presso una struttura alberghiera con fattura emessa da un primo fornitore. Il bonus, precisa ancora la circolare, vale per soggiorni di cui almeno un giorno ricada nel 2020, quindi anche per Capodanno. Il bonus spetta per un unico soggiorno – fruito nel periodo che va dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 – e deve essere utilizzato in relazione al pagamento effettuato a favore della struttura turistica fornitrice del servizio.

Per richiederlo bisogna installare IO, l’app dei servizi pubblici, resa disponibile da PagoPA S.p.A, accedere con l’identità digitale Spid o la Carta d’Identità Elettronica. Verificati i requisiti Isee (40mila euro), in caso positivo si otterrà un codice univoco e relativo QR-code che potranno essere utilizzati per la fruizione del bonus

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