Booking.com elimina la clausola del parity rate

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Dal 1 luglio Booking.com elimina la clausola del parity rate. In questo modo si adegua al regolamento dell’Unione europea sul Digital Markets Act, che fino a questo momento aveva visto Booking escluso da un particolare elenco di società coinvolte a causa della contrazione degli affari  dovuta alla pandemia di Covid-19. Il ritorno alla normalità, con il forte recupero di viaggi e il nuovo boom di prenotazioni, ha però cambiato tutto. E ora anche Booking.com deve adeguarsi alle nuove regole.

Dunque, un grande sospiro di sollievo per le associazioni degli albergatori visto che gli hotel europei adesso potranno pubblicare delle tariffazioni anche più basse di quelle riportate su Booking. In Italia invece non cambia nulla, dal momento che la legge sulla concorrenza ha già attuato tali modifiche nel 2017.

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