Con il ‘boom’ dei turisti stranieri in Italia – 58,7 milioni, in aumento dell’11,8% rispetto al 2016 – crescono anche gli sportelli cambiavalute e, secondo i dati dell’OAM – Organismo degli Agenti e dei Mediatori, il numero complessivo è passato nell’ultimo anno da 282 a 319 (+11,8%). Tra i protagonisti dell’espansione spicca Best and Fast Change, uno dei principali operatori del settore, che nel 2017 ha aperto otto nuove sportelli arrivando a quota 30 in tutta Italia.
La regione che vanta il maggior numero di sportelli operativi è il Lazio (quasi il 26%, con Roma protagonista assoluta con 74 sportelli); seguono Lombardia con il 17,5% (oltre la metà a Milano, precisamente 30, e 15 all’aeroporto di Malpensa), il Veneto con il 13% (di cui 35 a Venezia), la Toscana con il 12% (25 a Firenze) e la Campania con il 10,2%. A livello provinciale nei primi dieci posti troviamo anche Pisa (7 sportelli), Bologna e Genova (6 sportelli ciascuna).
Il ‘ritorno’ dei cambiavalute non è soltanto collegato all’aumento dei flussi turistici. I viaggiatori extraeuropei che arrivano nel nostro non possono più cambiare il loro denaro in banca: gli istituti di credito non effettuano più questo servizio perché non è redditizio e viene ormai riservato ai soli correntisti. “Abbiamo interpellato – spiega Fabrizio Signorelli, amministratore unico Best and Fast Change – 50 filiali dei principali 30 principali istituti di credito italiani. Il 96% ci ha risposto che non cambia le valute straniere se non ai propri clienti. Questo rende indispensabile il servizio dei cambiavalute per qualunque turista proveniente da un Paese al di fuori della zona euro”.
La funzione dei cambiavalute si dimostra fondamentale anche nell’era delle carte di credito e dei sistemi di pagamento mobile: per le piccole spese c’è bisogno del contante e per le monete di alcuni Paesi la conversione della valuta è complicata. In questo modo le prestazioni offerte dagli uffici di cambio ai turisti favoriscono l’economia dei luoghi visitati e lo sviluppo del turismo. Negli aeroporti i cambiavalute sono aperti continuativamente anche per 19 ore e nei centri storici per 14 ore. Inoltre gli uffici inviano mensilmente all’Agenzia delle Entrate e all’Organismo degli Agenti e Mediatori report dettagliati su tutte le operazioni, sia a fini fiscali sia di antiriciclaggio.