Nella stagione 2023 il TOA (Turismo Open Air) ha raggiunto ulteriori traguardi, grazie al prolungamento della stagione estiva tutt’ora in corso ed agli alti indici di occupazione si sono raggiunti 11 milioni di arrivi per un totale di presenze di poco inferiore ai 70 milioni. Un dato che porta l’open air saldamente al secondo posto, dopo gli alberghi, nella scelta della modalità turistica italiana e tra i primi a livello europeo. I dati stabilizzati del mese di settembre confermano la crescita già rilevata nel corso della stagione 2023 rispetto alla già positiva stagione 2022 e rispetto alle previsioni dello scorso giugno tarate sulle prenotazioni nell’analisi del CISET-Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica, ed indicano una crescita complessiva per il comparto nell’ordine del 4,7% con gli arrivi a quota 11 milioni e le presenze a quota 69,5 milioni (+ 7%).
In termini di dati assoluti si tratta di 500 mila ospiti in più con un incremento di circa 4.550.000 presenze (nel 2022, anno record per il settore, si erano registrati 10,5 milioni di arrivi e 65 milioni di presenze). La permanenza media è di poco superiore ai 6 giorni per ospite, in lieve flessione rispetto allo scorso anno. Il fatturato complessivo del comparto sale a poco meno di 6 miliardi di euro. In forte crescita anche le presenze di ospiti dotati di veicoli ricreazionali, +10% rispetto al 2022 a conferma di una tendenza che caratterizza l’ultimo triennio in Italia come in Europa. I risultati conseguiti saranno oggi oggetto di un confronto nell’ambito del convegno ‘Qualità e innovazione: elementi centrali e imprescindibili nell’offerta Open Air nazionale’.
L’incontro rappresenta un focus essenziale per fare il punto sull’importanza della qualità per il settore del turismo all’aria aperta e sulla sua influenza determinante per il successo registrato nel corso della stagione 2023. In generale la stagione è stata caratterizzata da un andamento a pelle di leopardo con marcate caratterizzazioni territoriali. Infatti, secondo i dati raccolti dalle Associazioni regionali di FAITA, localmente si è registrata una crescita marcata tanto nelle regioni del Nordest quanto nel Nordovest, in media del 4% (arrivi e presenze), in miglioramento il Centro, in contrazione il Sud e le isole anche a causa del clima sfavorevole dei mesi di giugno e luglio.
Dal punto di vista dei flussi si conferma la composizione del 2022 al 55% esteri e 45% italiani, con un deciso ritorno ai livelli prepandemici degli ospiti stranieri. Alto il tasso di fidelizzazione dei nuovi ospiti, in particolare italiani, che avevano provato la vacanza all’aria aperta sulla scia delle restrizioni post-covid e che hanno premiato in particolare le strutture che hanno investito sul proprio prodotto innalzando gli standard qualitativi ed i servizi. L’andamento conferma la forte crescita della modalità all’aria aperta, saldamente al secondo posto dopo gli alberghi nel gradimento degli ospiti. Il dato 2023 indica, inoltre, che la domanda di Turismo Open Air cresce specie tra le strutture che hanno adeguato qualitativamente la loro offerta rispondendo ai canoni di sostenibilità ed accessibilità cui il settore è specificamente vocato.
Anche quest’anno il mondo del Turismo Open Air è presente ad InOut di Rimini la più importante Fiera B2B del settore turistico in Italia. Dall’11 al 13 ottobre Faita-FederCamping avrà un proprio spazio dedicato e suggestivo intitolato Productive garden discovery of the sense un percorso sensoriale alla scoperta dei profumi e dei colori mediterranei per raccontare il modello del Glamping Made in Italy in collaborazione con Crippaconcept, Camp Design Architecture e Laboratorio AUDe dell’Università di Pavia.