"In tre anni abbiamo fatto quello che non era stato fatto in trent'anni. Ecco, nel turismo crescita, sviluppo, occupazione sono obiettivi che abbiamo già raggiunto. I numeri parlano chiaro e dimostrano che il presidente Berlusconi ha fatto bene a puntare su questo settore". Con queste parole il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, sintetizza l'attività svolta finora dal suo ministero, in un'intervista a Il Giornale. E replicando alle critiche mosse dal presidente di Confindustria all'azione di governo aggiunge: "Si tratta dell'unico settore che, nonostante la difficile congiuntura economica internazionale che stiamo vivendo, ha generato e continua a generare crescita, sviluppo, occupazione (oltre 2 milioni e duecentomila persone). Abbiamo chiuso con il segno più lo scorso anno e anche quest'anno, con un 6,6% in più di viaggiatori internazionali in arrivo e un più 7,3% di incremento della relativa spesa nel nostro paese, che nei primi sei mesi del 2011 è arrivata a 7,37 miliardi di euro. Sono risultati che premiano il grande lavoro di questi anni da parte del primo governo che ha finalmente messo il turismo al centro dell'agenda politica, superando la colpevole miopia di tutti coloro che ci avevano preceduto".
Il ministro Brambilla ricorda i punti della strategia che ha permesso di invertire il trend negativo del settore e di ottenere gli attuali risultati positivi. A cominciare dalla Riforma del Turismo, divenuta legge lo scorso giugno. "Con cui – sottolinea il ministro – abbiamo finalmente equiparato le imprese del turismo a quelle dell'industria, il che significa moltissimo in termini di incentivi, agevolazioni e benefici di qualsiasi genere".