“Il 2008 si presenta come un anno difficile per il turismo italiano”. Lo ha detto il sottosegretario al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, nel corso di un’audizione in Commissione Industria al Senato.
Sulla domanda turistica, ha spiegato Brambilla, “pesa la crisi economica che, sul bilancio delle famiglie, viene determinata oggi dalla forte impennata dell’inflazione e dall’aumento quasi esponenziale del prezzo dei carburanti”. Ad ogni modo, ha annunciato il sottosegretario, il governo intende cambiare rotta sul fronte del turismo. L’obiettivo è recuperare quote di mercato se è vero che “la Gran Bretagna, la Francia, ma ora anche la Spagna, assorbono flussi turistici maggiori dei nostri, mentre si affacciano nuovi e temibili competitor, come la Turchia, la Grecia e i Paesi del Nord Africa”. Ma perchè questa azione risulti efficace “la nostra cabina di regia – spiega Brambilla – deve interagire con tutte quelle istituzioni centrali e locali che hanno un ruolo di specifica responsabilità per quanto riguarda la logistica, le infrastrutture, la rete di trasporti, l’ambiente e la sicurezza”. Tra gli altri punti nell’agenda del governo, gli accordi con i tour operator italiani e quelli dei più grandi paesi del mondo in grado di sostenere il nostro turismo, come Cina e Corea. Inoltre è indispensabile “l’innalzamento del livello di formazione dei nostri operatori” e deve diventare assai più produttiva ai fini del rilancio del turismo “la gestione dei grandi eventi in programma nell’arco dei prossimi cinque anni, come le celebrazioni per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, il G8, i campionati mondiali di nuoto, sci di fondo, pallavolo, Expo 2015. “Infine – ha concluso Brambilla – occorrerà studiare un piano di sostegno per tutte quelle imprese turistiche che intendano utilizzare le nuove tecnologie e semplificare le procedure amministrative”.