Il “miglior giugno” dal 1969 per le casse del Brasile. A dichiararlo è la Banca Centrale Brasiliana che nello scorso mese di giugno ha incassato 426 milioni di dollari grazie alle spese dei turisti stranieri. Il primo semestre del 2008 giunge così a quota 2,899 miliardi di dollari, con uno scarto del 19,02% in più rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso (2,436 miliardi di dollari).
È la prima volta che i dati relativi a un primo semestre si attestano sull’ordine dei 3 miliardi di dollari: fino a oggi, il record assoluto era stato toccato nel 2007. Basti pensare che il valore registrato in questo primo semestre del 2008 supera, da solo, il totale raggiunto nell’anno 2003 (2,479 miliardi di dollari). “Tutti i record successivi, in termini di entrate valutarie derivanti dalle spese del turismo internazionale – ha dichiarato il ministro del Turismo ad interim Luiz Barretto – confermano che la nostra politica di promozione internazionale del paese sta andando nella direzione giusta: attrarre un numero sempre maggiore di turisti, che spendano cifre sempre maggiori e si intrattengano per periodi sempre più lunghi. Sono questi i tre obiettivi chiave che guidano tutte le nostre azioni all’estero”. Secondo Jeanine Pires, presidente di Embratur, il turismo è uno dei grandi motori dell’economia nazionale: “Se compariamo il settore con i principali beni esportati dal Brasile, nel 2007 il turismo si posiziona al 4° posto, addirittura davanti alle automobili. Tra i servizi, il turismo è il primo della lista, seguito dai trasporti (19,2%) e dai servizi alle imprese (12%)”.