Case a 1 euro per smartworkers: da nord a sud per rilanciare turismo

Dalla Toscana alla Puglia, passando per il Molise, sono ormai diversi i Comuni che si stanno adoperando per sfruttare l’onda dello smart working. Dopo il boom dei vacanzieri registrato quest’estate nei borghi, i centri più piccoli puntano a cavalcare l’onda di una nuova dimensione abitativa emersa durante la pandemia di Covid.

Il sindaco di Otranto, Pierpaolo Cariddi ha promosso per il mese di ottobre la campagna ‘smart working Otranto’ in collaborazione con gli operatori del posto per invitare gli italiani e gli stranieri a spostarsi nel cuore del Salento godendosi fino alla fine la bella stagione.

Il Comune di Santa Fiora sul Monte Amiata, in provincia di Grosseto, ha lanciato il progetto ‘Santa Fiora smart village’: un bando da 30mila euro, per coprire il 50% dell’affitto di “chi desidera vivere per un periodo a Santa Fiora, lavorando da remoto”.

In Molise Nicola Scapillati, il sindaco di Castropignano, ha deciso di rivolgersi sia a chi lavora in smart working, sia ai turisti stranieri. Un regolamento approvato di recente prevede di ‘regalare’ le abitazioni abbandonate nel centro storico a chi si impegni a restaurarle: “Abbiamo quindi deciso di intervenire per mettere in sicurezza le case del centro, interpellando prima i proprietari e poi incentivando chi ha intenzione di ristrutturarle, dandole al costo simbolico di un euro. Ho inviato per conoscenza il regolamento anche alle ambasciate europee, degli Stati Uniti e della Cina per divulgare l’iniziativa”.

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