Christillin: Enit riparte da web, big data, sedi estere e nuovi rapporti con Regioni

Big data, il web inteso come un vero “ecosistema digitale” e quindi non solo il portale ma anche applicazioni e social, riallestire e riposizionare nella seconda metà del 2016 le 28 sedi all’estero che al momento sono basate su una mappatura anni ’90 del mondo vedendo dove investire di più e dove mettere risorse umane e riutilizzare il personale estero. Sono queste le priorità dell’Enit indicate dal presidente Evelina Christillin a margine dell’assemblea di Federalberghi dove è arrivata assieme al consigliere dell’Agenzia Fabio Lazzerini e al direttore esecutivo Gianni Bastianelli.    

“Come sapete – spiega la Christillin – veniamo da un anno e mezzo di commissariamento e l’Enit ha avuto qualche problema di ripartenza ma adesso siamo in corsa. Abbiamo rimesso attorno a un tavole le regioni, le associazioni di categoria, abbiamo rifatto il piano delle fiere riducendole moltissimo. Ci proponiamo di fungere da cabina di regia. Dobbiamo funzionare come Enit in prima battuta e poi bisogna che ci sia un discorso di sistema più complessivo dove anche la parte infrastrutturale, non solo quella promozione, abbia un peso e un’importanza ed è lì che mi riferisco a un discorso di investimenti complessivi”.   

Quanto al personale dell’Enit il presidente sottolinea: “il 30 sarà rinnovato il mandato ai direttori esteri, i dirigenti che al momento sono 8 ma nel nuovo organigramma caleranno a 5, il personale di 78 unità. Però con dei costi che saranno abbattuti di circa il 30%. Il costo del personale oggi è del 47% del budget rispetto all’80% di prima”.    

Infine sulla rilocalizzazione delle sedi estere, spiega: “il riequilibrio delle sedi deve seguire i flussi turistici perché non è possibile avere 4 sedi in Nord America e nessuna in Cina: è assurdo”.

editore:

This website uses cookies.