Dopo Club Med i cinesi di Fosun vogliono mettere le mani su Thomas Cook

Il conglomerato cinese Fosun, dopo aver messo le mani sui resort di lusso Club Med, ha deciso di puntare sul TO britannico Thomas Cook, di cui è già primo azionista con il 18% del capitale.
Il gruppo britannico, che versa in cattive acque, ha confermato in una nota di “aver ricevuto un approccio preliminare da parte di Fosun e di essere in discussione per una eventuale vendita delle sue attività di tour operator”. La notizia ha fatto impennare le azioni di Thomas Cook, che alla Borsa di Londra hanno chiuso in rialzo del 17% a 18,86 sterline.
Vendere almeno una parte delle attività è cruciale per la sopravvivenza di Thomas Cook, che ha subordinato un prestito da 300 milioni di sterline a ulteriori progressi nelle dismissioni. Il gruppo versa in una fase di profonda difficoltà, gravato da un indebitamento netto di 1,25 miliardi di sterline e reduce da una perdita, nel primo semestre del 2019, di 1,4 miliardi di sterline, su cui hanno pesato svalutazioni per 1,1 miliardi.
L’acquisizione permetterebbe a Fosun di prendere il controllo di TO che, pur in difficoltà e con margini sotto pressione a causa della competizione e delle incertezze legate alla Brexit, serve 11 milioni di turisti e ha generato 7,4 miliardi di sterline di ricavi nel 2018

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