Crescono i prezzi delle case nelle località sciistiche, Cortina al top in Italia

Il mercato immobiliare delle località sciistiche diventa sempre più forte e consolidato. Secondo lo Ski Property Report di Knight Frank, il 2022 ha registrato la crescita dei prezzi più rapida degli ultimi 8 anni. Il prezzo medio di chalet con 4 camere da letto, nelle località montane europee, a giugno 2022 si aggirava infatti intorno al 5,8% in più rispetto al 4,6% dell’anno precedente. In generale, i costi delle case di lusso in 23 località delle Alpi francesi e svizzere sono aumentati in media del 13,9% durante la pandemia.
Dall’analisi si evince che è la Svizzera a primeggiare per il secondo anno consecutivo, con un incremento dei prezzi degli immobili del 7,1% rispetto al 4,3% della controparte francese, invertendo la tendenza degli 8 anni precedenti. Fanno da capofila le località di Crans-Montana e St Moritz, che a giugno 2022 hanno registrato una crescita annuale del 14%.
Secondo lo Ski Sentiment Survey, sondaggio condotto da Knight Frank condotto su 230 clienti di 33 nazioni, l’Italia è tra le destinazioni più gettonate a livello mondiale per chi desidera acquistare una casa in montagna, al terzo posto a pari merito con l’Austria. Il 9% degli intervistati dichiara infatti di cercare nuove opportunità di business immobiliare nelle località sciistiche della penisola (al primo e al secondo posto vi sono Francia e Svizzera). Tra i posti più ricercati anche Cortina d’Ampezzo, nel cuore delle Dolomiti, che nel 2026 ospiterà le Olimpiadi Invernali. I vari investimenti su strade e infrastrutture in vista dei giochi olimpici la rendono una meta estremamente richiesta, in particolare per gli investitori stranieri.
A Cortina è possibile trovare uno chalet di lusso con 4 camere da letto a 4,5 milioni di euro e un trilocale a 1,5 milioni di euro, con un range di prezzi che va dai 15.000 € ai 20.000 € al metro quadro. Tra le aree più ricercate, il centro storico e la frazione di Pecol. Altro elemento chiave: la vicinanza con Venezia, a sole 2 sole ore di macchina dall’aeroporto Marco Polo, su cui atterrano voli dal Nord Europa e da tutta Italia. La maggior parte dei compratori è italiana e viene da Roma, ma non manca una nutrita rappresentanza di svizzeri e britannici.Secondo lo Ski Sentiment Survey, vi sono vari trend che guidano un potenziale acquirente nella scelta della propria futura casa di montagna. La sostenibilità è un tema chiave, così come l’efficienza energetica: il 54% degli intervistati sostiene infatti che siano una priorità. Inoltre, considerando dove comprare, la resistenza al cambiamento climatico è un elemento fondamentale, con quasi il 60% di potenziali compratori che prende in considerazione le previsioni future sulla neve (o di infrastrutture che ne garantiscano quantomeno la costanza).
Vi sono inoltre nuove tendenze. Un intervistato su quattro cerca una sistemazione in montagna per tutto l’anno, non solo per lo sci ma anche per altre attività: praticare sport estivi come golf, tennis, mountain bike, o escursionismo e l’accessibilità a ristoranti, bar, scuole di sci, spa o altri servizi o punti di interesse sono tra i driver che possono influenzare la scelta di un immobile. Vi sono inoltre altri fattori che caratterizzano il mercato montano, maggiormente legati allo scenario post-pandemico. La presenza di una connessione veloce, spazi outdoor come balconi o giardini o semplicemente una vista mozzafiato, fanno sì che le case di montagna non diventino solamente luoghi di villeggiatura ma che vengano abitate in maniera continuativa, specialmente da chi ha la possibilità di lavorare anche da casa.
Qui il report: https://content.knightfrank.com/research/353/documents/en/ski-property-report-2023-9528.pdf

(foto di Knight Frank)

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