Per colpa della crisi economica e del crollo della sterlina, le abitudini di viaggio dei britannici stanno cambiando. Niente più shopping selvaggio in America né settimane bianche in Europa. Al massimo ci si spinge in Estremo Oriente, dove i prezzi restano ancora competitivi. A confermare il trend, i dati del National Air Traffic Services (NATS) che mostrano come nel mese di ottobre si sia registrato un crollo nel numero dei voli verso gli States del 10% rispetto al 2007. Per quanto riguarda i viaggi a medio raggio le destinazioni più popolari, secondo gli agenti turistici britannici, sono oggi la Turchia, il Marocco, l’Egitto e la Tunisia. Tutti paesi abbastanza vicini, ma fuori dall’eurozona. La formula più ricercata è la pensione completa con macchina affittata. A scalare le classifiche di vendita invece sono mete come il Sudafrica, Dubai e la Thailandia.
E chi non vuole rinunciare a viaggiare, prenota già adesso le prossime vacanze estive, pagando subito, in sterline. Così da mettersi al riparo da crolli ulteriori della moneta, come rivela la ‘Association of British Travel Agents’.