Dopo l'anno incrociato della lingua e della cultura nel 2011, Italia e Russia a braccetto per il turismo. Dalla Mitt di Mosca, con una dichiarazione congiunta, il ministro per il Turismo Piero Gnudi e il collega russo della Cultura Vladimir Medinski hanno lanciato l'anno incrociato del turismo che partirà ufficialmente a settembre e si concluderà nello stesso mese del 2014.
"Ci sono grosse potenzialità, il turismo dei nostri due Paesi può fare un ulteriore balzo, facendo scoprire un'Italia che non è solo Venezia-Firenza-Roma e una Russia che non è solo Mosca e San Pietroburgo", ha sottolineato Gnudi.
Nel 2012, i turisti russi in Italia sono stati quasi 800 mila – contro i 120 mila italiani in Russia – e hanno speso uno dei 25 miliardi di euro spesi all'estero: nel Belpaese ormai sono al primo posto tra i top spender, con una media di quasi 200 euro al giorno (tra viaggio e hotel, escluso lo shopping). Più che rosee le previsioni: secondo il direttore generale dell'Enit, Andrea Babbi, se negli ultimi dieci anni i turisti russi sono raddoppiati, nei prossimi tre anni è possibile un secondo raddoppio. Lo lasciano sperare i dati forniti dall'ambasciatore Zanardi Landi: "nei primi due mesi di quest'anno il numero di visti rilasciati è cresciuto del 30%, dopo gli oltre 650 mila visti del 2012 speriamo di chiudere il 2013 avvicinandoci al milione".