Il decreto legge Rilancio approvato dal Consiglio dei Ministri contiene un corposo pacchetto turismo da 4 miliardi di euro per finanziare importanti misure per il sostegno di uno dei settori più gravemente colpiti dall’emergenza coronavirus.
“Tutti i settori hanno sofferto duramente in questa crisi – ha dichiarato Franceschini che ha incontrato gli operatori via Zoom al termine del Cdm – ma il turismo è quello che ha pagato maggiormente le conseguenze dell’epidemia. Il decreto Rilancio prevede interventi per sostenere le imprese: dai crediti di imposta per gli affitti; all’esenzione dell’Imu per gli alberghi, agriturismi, campeggi e le altre imprese ricettive; ai contributi a favore delle aziende con grandi perdite di fatturato; agli interventi a fondo perduto per agenzie di viaggio e tour operator; ai fondi per salvaguardare il brand italiano; sino al rafforzamento delle indennità per i lavoratori stagionali e degli ammortizzatori sociali, così come i significativi contributi per la sanificazione e l’adeguamento delle strutture alle prescrizioni sanitarie. Senza scordare la promozione turistica, che avrà fondi destinati al turismo interno a partire dal bonus vacanze, che da solo vale circa 2,4 miliardi di euro,
e alle tante semplificazioni come quella per i tavolini di bar e ristoranti che incentiveranno i consumi all’esterno per una ripresa più sicura”.
Dunque, nel decreto rilancio è prevista l’esenzione della prima rata dell’Imu per gli alberghi, gli stabilimenti balneari (marittimi ma anche lacuali e fluviali ) e termali nonché per immobili di strutture alberghiere ed extralberghiere a condizione che le imprese proprietarie siamo anche gestori delle attività. E’ istituito inoltre un fondo per il ristoro ai Comuni delle minori entrate. Nel complesso questa misura ha un valore pari a 200 milioni di euro.
Inoltre, per promuovere la ripresa delle attività in sicurezza e privilegiare i consumi all’esterno, bar, ristoranti, pizzerie, birrerie, stabilimenti balneari, gelaterie sono esonerate dal pagamento della tassa di occupazione di suolo pubblico fino al 31 ottobre del 2020. Fino alla stessa data è sospeso anche il regime di autorizzazione da parte delle soprintendenze.
E diventa realtà il cosiddetto buono vacanze più volte anticipato dal governo. La misura prevede un contributo fino a 500 euro per le spese sostenute per soggiorni in ambito nazionale in alberghi, campeggi, villaggi, bed and breakfast. Possono chiedere il contributo le famiglie con un reddito Isee fino a 40 mila euro. L’importo è modulato in base alla numerosità del nucleo familiare: 500 euro per le famiglie composte da 3 o più soggetti, 300 per le famiglie di due persone e 150 per le famiglie di 1 persona. Il contributo potrà essere speso dal 1 luglio al 31 dicembre 2020. Nell’80% come sconto sul corrispettivo dovuto alla struttura, nel restante 20% come detrazione dall’imposta sul reddito. Le strutture ricettive potranno cedere il credito ai propri fornitori, a privati, agli istituti di credito o intermediari finanziari.
“Sommando le misure per i due settori possiamo parlare di 5 miliardi di interventi, 4 per il turismo (uno dei settori più colpiti) e uno per la cultura e che finalmente dimostrano che c’è la consapevolezza dell’importanza strategica di questi due settori che sono nel ministero che guido che caratterizza il sistema Paese”, ha detto il ministro in una video conferenza sul Dl Rilancio..