Ecotur, la crisi economica spinge il turismo natura

Nel 2007 96 milioni di presenze e quasi 10 miliardi di fatturato

“La crisi dei consumi e la recessione in atto anche in Italia fanno sì che il turismo natura diventi oggi un turismo per tutte le fasce economiche e sociali. Il 2007 è l’anno della penetrazione nella classe media, del recupero della quota di mercato delle strutture alberghiere, dell’aumento della professionalità nell’accoglienza grazie anche al lavoro svolto in questi anni da Ecotur, che ha definito il turismo-natura come prodotto italiano e lo ha posizionato sui mercati internazionali”. Lo ha affermato il presidente di Ecotur, Enzo Giammarino, presentando questa mattina nella sede della direzione generale dell’Enit, a Roma, il VI Rapporto sul Turismo-Natura, che evidenzia che la crescita del settore, pur rallentando, non si ferma. Infatti, ha sottolineato Giammarino, “le presenze complessive negli esercizi ricettivi ufficiali delle aree protette sono ammontante nel 2007 a 95.917.153 con un aumento del 1,79%, mentre il fatturato globale è risultato essere pari a 9,894 miliardi di euro con un incremento dello 0,49%”.
“Nei momenti di crisi – ha aggiunto il direttore generale dell’Enit, Eugenio Magnani – occorre incentivare queste nicchie di mercato, queste particolarità che possono essere il valore aggiunto del turismo”. Alla presentazione hanno partecipato anche il delegato nazionale dell’Anci per il turismo, Antonio Centi, il presidente del club Anci de “I Borghi più belli d’Italia”, Fiorello Primi, ed il docente universitario Tommaso Paolini, che coordina il comitato tecnico-scientifico che firma il Rapporto Ecotur.
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