Nuovo colpo per i flussi turistici diretti nelle mete archeologiche egiziane dopo gli scontri delle ultime ore a Piazza Tahrir, al Cairo, che, tra l'altro, arrivano dopo il periodo già difficile seguito alla caduta di Mubarak. Le manifestazioni degli ultimi mesi – ha confermato Roberto Corbella, presidente di Astoi – hanno "molto rallentato" i flussi verso l'Egitto ‘classico', come il Cairo, Luxor e il Nilo. Diversa la situazione per il mare, dove – ha sottolineato il presidente Astoi – "c'è stata una buona ripresa a partire da metà agosto e si sta gradualmente tornando ai valori precedenti alla crisi".
Nella capitale, in questi giorni, ha aggiunto Corbella, i tour operator continuano ad operare ma all'insegna della massima prudenza, sospendendo "le escursioni nel centro del Cairo, come al Museo egizio, una delle mete classiche", mentre restano invariate le visite nella zona delle piramidi a Giza.
Prudenza è stata raccomandata anche dalla Farnesina che, sul sito del ministero Viaggiare Sicuri, raccomanda di adottare la massima cautela e di mantenersi informati sull'evolversi della situazione.
Nei primi mesi di quest'anno i flussi turistici mondiali verso l'Egitto sono calati di circa il 45% a fronte dei 14,1 milioni di arrivi nel 2010. Solo dall'Italia la contrazione si è attesta intorno al 65,6% nel primo quadrimestre dell'anno.