Egitto, Astoi sospende viaggi al Cairo, ma non a Sharm

Piramidi chiuse ai turisti così come alcuni grandi hotel della capitale

Da venerdì scorso i tour operator italiani di Astoi hanno deciso di sospendere i viaggi per il Cairo. "Vista la situazione di tensione dovuta ai disordini politici e vista la disposizione del coprifuoco al Cairo e in alcune delle altre grandi città egiziane – si legge in una nota dei TO –  per garantire la massima serenità dei propri clienti, è stato deciso di interrompere le partenze sul Cairo in attesa che la situazione si normalizzi. Per quanto riguarda le partenze per le maggiori località balneari del Mar Rosso (Sharm El Sheik, Hurgada, Marsa Alam, Taba) – prosegue la nota – si registra l'assoluta tranquillità dei luoghi e, pertanto, la programmazione continuerà a essere regolare".
Intanto, le autorità hanno deciso la chiusura delle piramidi e altri siti di attrazione turistica. I soldati hanno isolato l'area di Giza, dove sorgono le Piramidi più celebri al mondo, quelle di Cheope, Chefren e Micerino, e dove è collocata la Sfinge. E chiudono anche alcuni grandi alberghi della capitale. L'albergo Intercontinental Semiramis, che sorge a pochi passi da Piazza Tahrir, teatro delle proteste anti-regime, oggi chiuderà i battenti dopo aver evacuato i suoi ospiti. Altri due grandi alberghi del Cairo, Hilton Ramses e Four Seasons, anch'essi poco lontani dai luoghi delle proteste, non confermano né smentiscono di aver preso analoghe misure di sicurezza, ma assicurano di non aver più stanze disponibili.

 

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