Enit a IMTM: giovani ed esigenti gli israeliani in Italia

I viaggiatori israeliani nel Bel Paese sono in continua crescita. Sono Lombardia, Lazio, Veneto, Toscana e Trentino-Alto Adige le regioni più gettonate dai viaggiatori israeliani che preferiscono soggiornare nelle strutture ricettive alberghiere (oltre il 71,6% delle presenze 2021). Nel 2021, la spesa turistica complessiva dei viaggiatori israeliani in Italia è di 82 milioni di euro. Si tratta di un viaggiatore giovane ed esigente che sceglie alberghi e villaggi turistici.

Per presentarsi al mercato turistico israeliano l’Italia, con Enit, è presente a Imtm, la principale fiera dedicata all’industria turistica dell’area mediterranea orientale che si tiene in Israele con l’obiettivo di creare una solida rete di networking e scambi per sviluppare sempre di più l’offerta turistica nazionale.

“Modernità è la parola che deve guidarci sui mercati internazionali – sottolinea Ivana Jelinic ceo Enit -. L’unicità del tessuto dell’ospitalità italiana richiede comunque uno slancio di innovazione. L’humus israeliano spinge a performare l’offerta con una maggiore spinta motivazionale. Un mercato molto volubile quello israeliano che richiede dedizione per attrarre un turismo con esigenze e peculiarità specifiche. L’intenzione è quella di fornire una chiave di lettura diversa della vacanza che si basi anche su dati qualitativi e che trovi aderenza anche dal confronto e lo scambio di racconti di viaggio. Il turismo italiano con Enit si sta consolidando sui mercati in cui è forte l’attrattività verso l’Italia ma soprattutto sta ampliando gli orizzonti e le prospettive verso Paesi emergenti come gli Emirati, il Kazakistan e l’India. Con la sede Enit in Israele sono in cantiere progetti di respiro internazionale con iniziative che danno grande lustro alla Penisola”.

“Un mercato in espansione quello dei viaggiatori israeliani in Italia. Prediligono l’Italia soprattutto per viaggi di vacanza con una spesa di oltre 35 milioni di euro. Con delle motivazioni di viaggio condizionate da diversi fattori. Viaggiano anche per visitare parenti e amici investendo circa 10 milioni di euro. Tra le altre tipologie di vacanza, prevale quella culturale con la visita alle città d’arte per una spesa di 23 milioni di euro” sostiene Sandro Pappalardo consigliere cda Enit.

“Israele è un Paese a forte vocazione verso l’estero – commenta Maria Elena Rossi direttore marketing Enit – è un mercato con un esiguo numero di consumatori (9 milioni di persone circa) e sperimenta guardandosi intorno e osservando gli altri Paesi. Inoltre i collegamenti che l’Italia vanta con l’Europa la pongono in una posizione di indiscutibile vantaggio. Ne deriva che imtm è una buona opportunità di far collaborazione i due Paesi”.

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