Enoturismo batte la crisi ma serve cabina di regia

La richiesta delle Città del Vino a Brambilla e Regioni

Creare una cabina di regia nazionale per le Strade del vino (vedi video nella home page di travelnostop.com), in modo da fare più sistema, coordinare le risorse e la promozione sia in Italia che all'estero, oltre a riformare e rifinanziare la legge in materia. E' la richiesta lanciata al ministro per il turismo Michela Brambilla e alle Regioni da parte delle Città del vino, l'associazione che riunisce oltre 550 Comuni italiani, nell'ambito del quarto 'Forum sul turismo enogastronomico', una sorta di 'stati generali' del settore, che si è svolto a Alberese (Grosseto). Secondo l'associazione, le 154 Strade del vino italiane "sono uno strumento fondamentale per la promozione del vino" ma "devono fare un salto di qualità" e serve un maggiore coordinamento tra le Regioni. In quest'ottica l'associazione propone di rivedere gli standard minimi delle Strade del vino e dare maggiori funzioni di promozione e di vendita di pacchetti turistici ai loro uffici, oltre a creare figure professionali di 'guida enoturistica', e definire un'immagine coordinata in tutto il Paese per quanto riguarda la cartellonistica e il materiale promozionale. "Una carta di proposte operative – spiega il presidente di Città del Vino, Giampaolo Pioli – è ciò che proponiamo di elaborare, per sottoporlo all'attenzione del ministro Brambilla. La frammentazione non aiuta e la mancanza di una politica nazionale sul turismo enogastronomico è evidente. Noi chiederemo proprio quegli indirizzi comuni attualmente assenti e, soprattutto, sostegni anche finanziari che non ci sono più".

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