La grave congiuntura economica che aveva già colpito nella scorsa stagione il mercato dell’open air sembra arrestarsi o, per lo meno, rallentare la sua progressione. E’ quanto si rileva dai dati raccolti a campione da Faita FederCamping sull’andamento delle prenotazioni per la stagione estiva per la quale si prevedono circa 8 milioni di arrivi. Lo scorso anno si registrò un calo delle presenze del 4% e degli arrivi del 3% anche a causa della contrazione delle presenze di turisti tedeschi (-20%) che costituiscono la metà dei campeggiatori stranieri in Italia. Quest’anno, però, il quadro è complesso. Infatti, se da un lato vi sono regioni che soffrono come l’Abruzzo a causa del terremoto che ha colpito l’Aquilano o la Sardegna a causa del mancato G8 o, ancora, la Campania che patisce sempre per la situazione dello smaltimento dei rifiuti, dall’altro, sembra che vi sia un generale ritorno dei turisti tedeschi che negli ultimi cinque anni avevano abbandonato il Belpaese per lidi economicamente più appetibili come la Croazia e la Grecia. Inoltre, grazie ai sempre più diffusi pacchetti “last minute” e “last second” e al sistema delle prenotazioni on-line lanciato da Faita, è possibile programmare la vacanza anche all’ultimo minuto. E se i campeggi vicini alle città d’arte soffrono di un calo delle prenotazioni, tengono bene le strutture in prossimità di località marine, montane o lacuali. Infine Faita rende noto che i prezzi, fermi negli ultimi cinque anni, hanno subito un lieve aumento del 2%, compensato però dalle offerte dell’ultimo minuto.